“Viva la fica, fammi un Mojito e passa la paura”

Ebbene sì, l’estate volge al termine.

Dopo una maratona di tre mesi, segnata da aperitivi, spiagge, selflies e quanto di peggio la corteccia cerebrale umana possa offrire, siamo giunti al capolinea.

Nemmeno il mal tempo ha scoraggiato i più intrepidi a diminuire la dose di aggiornamenti facebook, foto e video. Perché le vacanze sono belle a prescindere. Dicono. Per giorni ho ammirato ciò che i mie contatti pubblicavano. Di tutto. Nessuno si poneva limiti. Dalla frittura di pesce alle code autostradali. E di seguito valanghe di commenti, apprezzamenti, discussioni. Nel mentre mi domandavo se avesse senso eliminare questa gente dai contatti, poiché l’unica vera soluzione sarebbe stata l’eliminazione fisica dei soggetti in questione. Hashtag a non finire, citazioni, sorrisi. Avrei voluto per un solo momento provare invidia, pensare “beati loro, cazzo”. Concedermi il lusso della frustrazione.

No. Più osservavo tutto ciò, più scivolavo in un stato emotivo cupo e depresso, livello Anna Maria Franzoni intervistata a Porta a Porta.

“E ‘sta gente va pure a votare?” Direbbe il saggio.

Trentenni, ventenni. La mania del documentare le proprie vacanze non risparmia nessuno.

E dove cazzo lo trovano il tempo per:

  1. fotografare;
  2. pensare a un titolo da allegare alla foto;
  3. taggare;
  4. postare tutto su Facebook;
  5. rispondere in tempo reale a commenti e cazzate varie.

Tutti mancati fotoreporter per la National Geographic.

Ho l’onore di assistere “live” al declino neuronale dei miei amici, ormai imprigionati anche loro nel labirinto della “movida social”.Il tutto assume i tratti di una competizione, sorretta da parole, punti esclamativi ed Emoticons. Una competizione in cui non è chiaro come si vinca ma alla cui partecipazione non si sottrae nessuno.

Però c’è sempre spazio per il post impegnato, dedicato ai bambini della Palestina o di denuncia contro le “menzogne” della Ka$ta.

Che bella la democrazia dei social network.

Quasi quasi me ne vado in vacanza a Gaza per respirare un po’.

In tre mesi ci si è dimenticati di tutto: della crisi, dei conflitti in Medio Oriente, della disoccupazione, sbarchi clandestini. Viva la fica, fammi un Mojito e passa la paura.

-“Ma che pensi dell’Ebola? Dici che arriva qui?”

Ecco, l’Ebola. Finalmente qualcosa di serio a cui pensare dopo il concertone di Guetta a Maiorca e la serata Reggae e Gallipoli.

Purtroppo, noi, esseri dell’Occidente, per una sorta di coincidenze storiche e antropologiche, veniamo a conoscenza di certi temi solo grazie alle analisi profonde di Mentana. Peccato, perché viverli in prima persona avrebbe avuto tutt’altro senso e ci saremmo pure risparmiati le sillabazioni di Mentana.

#vacanze#ebola#sanguinodalculo#

E mentre Giulia è “in viaggio verso…” e Michele mostra il suo Aperol Spritz, metto in frigo le prime cinque bottiglie di birra. Rimango sconvolto nel constatare che non ho ancora scattato il mio primo selfie, non sono mai stato a Formentera e utilizzato l’hashtag. Sarà per questo che la mia vita risulta abbastanza monotona. Ma allo stesso tempo mi domando se farsi una foto con quattro stronzi sulla spiaggia di Riccione, possa davvero risolvere tutti i cazzi della vita.

Evidentemente, per molti sì.

E’ un’escalation grottesca di emozioni artificiali, più finte degli orgasmi delle attrici di Brazzers.

Ho il timore di uscire di casa e trovarmi coinvolto in foto di gruppo, in cui dovrei esibire i miei occhiali da sole, assumere qualche espressione cool e possibilmente mostrare un’abbronzatura da fare invidia ai beduini.

Ma non possiedo nulla di tutto ciò. Per me il mondo è rimasto fermo al 1774.

E così, come sempre, mi riduco a essere spettatore delle vite altrui e ho il privilegio, se non altro, di apprendere come non dover vivere la mia.

Tra cadaveri e macerie, è trascorsa un’altra lunga estate. Spero vi siate divertiti, che Ibiza e Mykonos abbiano offerto spunti di riflessione importanti e abbiate celebrato il ferragosto con una scopata leggendaria.

Il mondo fa il tifo per voi, lo faccio anche io. Siete l’ultima tappa dell’evoluzione, il cui nome, per una strana coincidenza intona una curiosa rima.

Estinzione.

16 comments

  1. Luca · agosto 19, 2014

    Mai pensato al suicidio?

  2. Cristiana · agosto 19, 2014

    Tempo fa ti avevo chiesto di aggiungermi su facebook e non l’hai fatto. Volevo poter parlare con qualcuno che la pensa cosí, dato che i miei amici rispecchiano quasi tutti la tua “descrizione”. Se dopo il mio appello hai provato un po’ di pena e vuoi salvare una povera anima dal tunnel della mediocritá, vai a ripescare il mio profilo:) ciao!

  3. Erotic Art Drops · agosto 20, 2014

    Ho già iniziato con i preparativi, cerca di presentarti il giorno del NOSTRO matrimonio.

    • ilconigliotiguarda · agosto 20, 2014

      Corro al pub a dare la notizia. Faremo tanti bambini e li venderemo ai Rom.

      • Erotic Art Drops · agosto 21, 2014

        Qualcuno lo vorrei tenere per farlo lavorare, così noi possiamo passare il resto del tempo a scop… a dirci quanto ci amiamo.

  4. ilconigliotiguarda · agosto 21, 2014

    Tutto ciò è fantastico. E poi dicono che i matrimoni felici non esistono!

  5. Erotic Art Drops · agosto 25, 2014

    Eh? Parli con me? E ‘ndo sta?

    • ilconigliotiguarda · agosto 26, 2014

      No, cara. Ho risposto al commento di un’altra persona. Però se vuoi la mando anche a te una mail piena di AMMMore, con una raccolta di poesie di Marco Liorni.

  6. Mean Cactus · agosto 26, 2014

    Bello.
    Il pezzo, non il mondo.

  7. Cristiana · agosto 28, 2014

    Tanto tanto ammmore casualmente ricevuto, e contraccambiato!

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