“Io credo che Notre Dame si sia data fuoco”

I miei ricordi legati alla cattedrale die Notre Dame sono bellissimi.

Non potrò mai dimenticare quel viaggio a Parigi con Elisabetta, un week end trascorso a scopare senza sosta. Lei voleva visitare la scuola di cinema a St. Denis, sognava di diventare regista, sfondare nel mondo del cinema. Mi chiese di accompagnarla e ovviamente non potei rifiutare.

Tra una scopata l’altra passeggiammo per Parigi, il tempo non fu dei migliori ma il pensiero di metterla a pecora compensava il cielo grigio e la bassa temperatura. La Senna, la torre Eiffel, le Champs Elysees, il cimitero di Montmartre, le tette di Elisabetta, la fregna di Elisabetta, i pompini di Elisabetta.

Ah sì, giusto. E Notre Dame.

 

La cattedrale  brucia, squartata dalle fiamme, ridotta a una forma irriconoscibile.

Attentato, incendio doloso o colposo?

Boh.

Incendio doloso, colposo o attentato?

Boh.

 

Io credo che Notre Dame si sia data fuoco. Da sola.

Esatto.

Credo abbia iniziato a bruciare, perché voleva bruciare.

Presto accadrá anche il Colosseo, la Sagrada Familia, Westminster e tante altre opere monumentali.

La bellezza non ci appartiene più, la bellezza ha deciso di lasciare un’epoca ormai in balia dell’ignoranza e della violenza contro se stessi.

Abbiamo perso la nostra appartenenza europea molto prima dell’incendio della cattedrale; votando politici populisti, accecati da una rabbia irrazionale e da paure ridicole.

La cultura europea non è stata ferita dall’incendio di Notre Dame, la cultura europea è morta ormai da tempo. Sepolta dal desiderio di americanizzazione, dall’anteporre la salvaguardia delle multinazionali e delle banche agli investimenti nella cultura e nelle arti.

Come può la bellezza resistere a tutto questo.

Cos’altro rimane se non bruciare, lasciarsi sventrare e accasciarsi al suolo.

 

 

 

4431851_2255_notre_dame_brucia

 

________________________________________________________________________________________

Elisabetta a quanto pare ce l’ha fatta a sbarcare nel mondo del cinema. Fonti affidabili mi hanno informato sull’evoluzione del suo percorso lavorativo.

Cosa faccia per la precisione, non lo sa nessuno ma riesce a pagare le bollette della luce.

Le auguro ogni bene e la ringrazio ancora per quel week end a Parigi. Ne valse davvero la pena.